Come Aprire un’Attività in Australia

L’Australia è un paese ricco e prospero. Bassa densità di popolazione, ricchezza di materie prime, nulla corruzione ed efficenza delle istituzioni hanno creato un ambiente competitivo pieno di opportunità. Tuttora, in molte cittadine australiane, lo sviluppo urbanistico e la carenza di servizi e prodotti, apre molte possibiltà d’impresa. Però c’è un però.

Per mantenere l’alta qualità di vita dei propri cittadini, l’ Australia ha rigide regole sull’immigrazione. E non rispettarle significa espulsione. Le vie per vivere in Australia sono diverse a seconda del caso specifico.
Criteri come età, istruzione, professione, cittadinanza e disponibilità economiche fanno la differenza. I giovani hanno delle agevolazioni così come certe professioni specializzate. Tu

In generale, aprire un’attività in Australia è facile e lineare se sei cittadino australiano o almeno residente permanente. Tuttavia, per incentivare l’ingresso di capitali esteri di investimento, l’Australia proprone diverse soluzioni all’ aspirante imprenditore.
Se decidete di affidarvi ad un agente dell’immigrazione che vi aiuti nelle pratiche burocratiche, la prima regola da seguire è verificare se l’agente è iscritto al registro MARA. Comunque, se vi sentite persi fra leggi e leggine, non preoccupatevi. Nel prossimo capitolo vedremo insieme i vari step burocratici per avviare il proprio business in Australia.

Come abbiamo detto in precedenza, lo scoglio più difficile da superare per noi cittadini italiani è l’ottenimento del visto. Possiamo tentare la via classica, iniziando tramite un lavoro dipendente per poi richiedere il visto permanente (tema discusso negli articoli linkati in precedenza).
Se invece, se per età o convinzioni, vogliamo direttamente iniziare il nostro business senza passare per il lavoro dipendente, una possibilità temporanea per testare il terreno è la classica Business visa per tre mesi. Questa Visa non richiede particolari requisiti ed è un ottimo modo per capire veramente se le nostre intenzioni di business sono fondate.
Dopo un primo viaggio preliminare, dobbiamo esporre la nostra idea imprenditoriale tramite il programma Skill select. Questo step valuta la vostra condizione personale ed economica e giudica la vostra possibilità ad ottenere un visto temporaneo per avviare un business. I fattori presi in considerazione sono diversi e il processo è abbastanza selettivo e prevede un punteggio finale.
In Australia la conoscenza della lingua inglese è obbligatoria. Verrete valutati e senza una buona conoscenza meglio desistere. Probabilmente in rete avrete letto di persone che ci sono riuscite senza. Forse 50 anni fa. Non oggi nel 2014. Chi vi dice che non avete bisogno di conoscere l’inglese, probabilmente ha interesse a mentirvi. Imparate l’inglese prima di partire e diventate autonomi sotto questo aspetto.
Ritornando al tema del visto, il programma Skill select valuterà la vostra situazione e deciderà quale visa è accessibile. Per gli investitori, il visto è il numero 188. Se, dopo averle provate tutte, non riuscite a ottenere un visto, potete sempre valutare la presenza di un socio australiano.

Dimenticatevi lentezza burocratica e confusione. L’ Australia, come tutti i paesi anglosassoni, ha una legislazione chiara priva di incertezze. Le risorse online sono numerose e ben spiegate (in inglese ovviamente).
Il primo portale web da consultare per chi vuole aprire un’ attività in Australia è l ASIC (Australian Securities and Investments Commission). Qui puoi trovare tutte le informazioni necessarie per avviare e gestire il tuo business. Altri siti importanti da consultare sono Business e Austrade.
Se per il momento non volete approfondire il discorso sui portali specializzati, ma volete solo avere un’idea generale delle pratiche burocratiche necessarie per aprire un’ attività in Australia, questi sono i passi principali davanti a voi
Prima di iniziare valutate la redazione di un businesss plan;
Trovare un consulente gratuito australiano;
Decidere la struttura giuridica del vostro business;
Registrazione del nome;
Registrazione dell’ azienda;
Registrazione del ABN.
Successivamente, a seconda dell’ attività svolta, dovrete raccogliere informazioni per quanto riguarda eventuali permessi, licenze ed assunzione del personale.

Se siamo stanchi dell’ europa e della sua crisi e vogliamo cambiare vita, l’ Australia forse può offrire tutte quelle condizioni che da noi sono venute meno. Ovviamente per cambiare continente servono molti soldi, specialmente in Australia. In certi stati la paga oraria minima è all’incirca 15$ australiani.
E’ chiaro che certe cifre sono allettanti per chi vuole un lavoro dipendente ma proibitive per un aspirante imprenditore, soprattutto all’ inizio. La verità è che in Australia esistono ancora molte possibilità di guadagno a patto che riusciamo ad affrontare le difficoltà iniziali. Il capitale iniziale deve essere abbastanza grande.
Se l’idea di business è giusta, possiamo comunque ritenerci abbastanza sicuri del rientro dell’investimento in quanto l’ Australia è un paese con un alto livello di legalità e benessere. Le persone guadagnano bene e tendono a spendere bene.
Possiamo paragonare l’ Australia agli anni 80 italiani. Boom edilizio, ricchezza diffusa, bassa disoccupazione e generale alta qualità della vita. Un terreno fertile agli investimenti. Tutto sta nella bravura dell’imprenditore ad incontrare le esigenze del cliente.