Creare Lavoro con la Crisi

Tempi di crisi e disoccupazione. In questi casi allora meglio industriarsi come si può. Ecco quindi che nascono nuove figure professionali, originali e versatili: affittuari di libri, cuochi a 4 ruote, personal shopperi, riparatori di biciclette viaggianti, ma addirittura mariti per una giornata o sarti di pantaloni su misura.

Lo scenario economico
Creatività parola d’ordine, nonché unica leva per uscire dalla recessione economica. Sarebbero circa 14,5 milioni gli americani di cui 6,5 poco più che ventenni per la e molti neolaureati caduti di fatto in uno stato di precariato e disoccupazione. Economia americana in ginocchio? Forse no: se a mancare è il lavoro stabile, meglio inventarselo il lavoro che non c’è.
Bioproduttori, addetti al riciclo di alimenti per farne mangimi per animali, produttori di biocarburanti, e tanto altro, il tutto ai ritmi del web 2.0.

Innovare con la creatività
Innovare mediante internet, ed una buona idea, ovviamente, non è poi così difficile. Certo, si comincia a piccoli passi, ma il mercato offre delle nicchie davvero interessanti. Per fare un esempio. i libri costano troppo. Ecco l’idea, perché non affittarli. Difficile trovare pantaloni su misura? Ecco l’idea: perché non produrli? Idee semplici che sono diventati in breve fenomeni di massa.
Decine di servizi a domicilio si diffondono alla velocità della luce sul web: cuoco personale, shopper personale, meccanici di biciclette fino ai cosiddetti Freegans.

Cosa ne pensa l’esperto
Carlsonn, esperto di economia alternativa afferma che il principio centrale è quello di scavalcare l’economia tradizionale. Di rifiutarsi di partecipare al banchetto del consumismo, questi giovani non vogliono fare parte dello stato attuale, vogliono vivere come se l’utopia si fosse già realizzata. E non si tratta solo di non partecipare al banchetto del consumismo ma di riciclarne le spoglie in modo da ridurre il consumo, aiutare il riuso e incrementare il riciclaggio.

Molto interessante.